Tempo e Arte con Crifu: Alta formazione in Psicologia dell’arte e neuroestetica

a cura della redazione

A cosa può essere orientato un corso in Psicologia dell’arte e Neuroestetica? Perché questa nuova proposta assolutamente inedita?

In seguito alle ultime emergenze della ricerca nel campo della risonanza magnetica funzionale, è evidente che si rende ormai urgente quanto necessario compensare in modo sistematico la lacuna dell’attuale proposta formativa accademica, ove, all’incremento di significatività delle neuroscienze, non corrisponde ancora la presenza di iniziative formative che riconnettano tale ambito disciplinare a quello artistico, privilegiando contestualmente la prospettiva psicologica, e una concreta attività sul piano psicoterapeutico.WP_20150516_21_36_45_Pro

In particolare, nel corso verranno approfonditi i singoli orientamenti formativi per finalizzarli, e svilupparne le potenzialità in un ampio orizzonte disciplinare, grazie anche all’acquisizione diretta di dati specifici per ogni area scientifica trattata,  con ricadute estremamente rilevanti, perché innovative e ormai impossibili da trascurare, specialmente in ambito psicologico e psicoterapeutico.

Inoltre, grazie a casi particolarmente rappresentativi ed emblematici, scelti e trattati congiuntamente dalle diverse aree didattiche nelle rispettive prospettive scientifiche, saranno offerti strumenti critici e metodologici di carattere interdisciplinare, che permettono di individuare e creare sinergie, dialoghi e relazioni tra i vari ambiti, fornendo adeguati stimoli operativi, e specifici arricchimenti tecnico-professionali irrinunciabili per chi opera nei contesti della psicologia, della psicoterapia, della sociologia, della didattica.

Il traguardo formativo è pertanto quello di far raggiungere a ciascun laureato, a partire dalla specifica disciplina di appartenenza, un modello personale e strutturato di strumenti critici definiti per l’interpretazione del linguaggio espressivo artistico (come processo di primaria evidenza scientifica e psicologica), mediante un metodo verificato, capace di orientare le abilità individuali in direzione multiprofessionale. Ciò è assolutamente necessario al fine di potersi proporre facendo valere requisiti moderni e indispensabili nell’attuale ambiente interdisciplinare, che oggi con sempre maggior evidenza s’impone nel mondo del lavoro.

Il corso è rivolto a laureati in discipline mediche e psicologiche, ma con possibilità di arricchimento professionale anche per laureati in altri campi disciplinari, ormai tutti coinvolti dalla necessità di venire riprogrammati alla luce dei più attuali e rilevanti dati che riguardano connessioni, modalità, e i codici del cervello, che interagiscono (e non più solo orientano) con il soma, la psiche, le espressioni comportamentali e creative della mente umana, in ogni sua valenza e nella ricerca sia scientifica sia umanistica.

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E’ l’eterna lotta tra la carne (termodinamica) e il punto omega (informazionale), dato che l’uno non può esistere senza l’altra, ma non sarà mai possibile ridurre l’uno all’altra né viceversa, perché, come ha detto Wiener, l’informazione è solo informazione, non è massa, né energia, benché non possa esistere senza di esse.

Henri Laborit

Lo sviluppo del cervello è come una spirale ascendente, dove ogni tappa crea l’impressione di un ritorno all’indietro, ma a un livello più elaborato.

Alain Bertoz

L’unica cosa importante sono le mie proprietà, quelle che mi permettono di essere chi sono, ed esse emergono dall’ordine degli atomi: non sono gli atomi in se stessi a essere importanti.

Anton Zelinger

Athena guarda pensierosa l'acquaforte Centauri Simonidei di Gianni Brusamolino - raccolta: Nel segno l'Eros, Milano, 2012

Athena guarda pensierosa l’acquaforte Centauri Simonidei – raccolta: Nel segno l’Eros, Gianni Brusamolino, Milano, 2012 (fotomontaggio Tempo e Arte)

 

Fare Alta Formazione non significa, contrariamente a quanto spesso si equivoca, entrare nei minimi dettagli delle problematiche che si affrontano, come giustamente si fa nei corsi di specializzazione o nei master.

“Alta Formazione” non è infatti una espressione retorica, mediante la quale ostentare di aver frequentato corsi, che (non sempre adeguatamente) rientravano in tale classifica, senza sapere poi spiegarsi perché il corso frequentato non fosse stato classificato in modo diverso.

Alta formazione significa (e non può significare altro), che nell’àmbito indicato da tale espressione si affrontano problematiche alla luce delle più recenti emergenze della ricerca, e con la possibilità di discuterne gli aspetti in un contesto partecipativo come se si fosse inseriti in un gruppo di ricerca.

In un panorama socioculturale come quello italiano, in cui, peraltro, le discipline sono sempre molto settorializzate (per non dire settarie), dove gli ultimi risultati della ricerca internazionale non vengono sempre sufficientemente divulgati, e, tantomeno, quando ciò accada, si indica l’importanza che possono avere per altri campi del sapere, corsi di alta formazione degni del loro nome se ne vedono pochi.

img057Invece ci sono momenti storici in cui sembra imprescindibile rivisitare un intero settore di studi, al fine di capire quanti, tra i contributi degli scienziati che vi hanno partecipato siano ancora attuali e utili a essere integrati con le nuove conoscenze, quali invece risultino superati, o quali siano eventualmente da rivisitare.

Leggendo le citazioni che anticipano questo articolo si intuisce che si sta parlando dei “massimi sistemi”, delle problematiche più affascinanti e ostiche dell’intero scibile, ma sono appunto queste, che oggi si stanno nuovamente imponendo, in ragione delle novità recentemente emerse nell’àmbito di molti settori di ricerca, che chiedono più che mai di colloquiare tra loro, non solo per integrare e rendere sinergico il loro metodo, ma per proporre addirittura una visione dell’uomo e del mondo sotto prospettive inedite.

E’ questo lo spirito con il quale Tempo e Arte ha, in collaborazione con la Scuola adleriana di Psicoterapia del Crifu di Milano, promosso un corso di alta formazione rivolto a medici, psicologi, e laureati in discipline sociali, educative, umanistiche, o artistiche, intitolato Psicologia dell’arte e neuroestetica, di cui si pubblica il programma sintetico:

1) Ermenuetica dell’arte (ore 55) Prof. Marco Marinacci:

– Teoria, metodo e strumenti critici del processo ermeneutico di lettura dell’opera d’arte.

– Teorie, metodi e modelli di riferimento disciplinare per un’ermeneutica dell’arte: da H. Sedlmayr a E. Gombrich.

– Epistemologia e principali indirizzi scientifici della storia dell’arte: dalla teoria fisiognomica all’attuale dialogo interdisciplinare.

– Principi di semiotica e semiologia dell’arte figurativa.

– Iconografia, iconologia e contestualizzazione storico-critica dell’opera d’arte.

– Principi generali e approcci metodologici di interpretazione ermeneutica relativi alle diverse forme d’arte rappresentativa: dalle pitture rupestri al cinema alla performing art.

– Aspetti fruitivi e rappresentativi il messaggio artistico individuato dall’interpretazione ermeneutica. Nuovi sviluppi nel processo espositivo e ricadute museografiche e museologiche.

2) Iconologia e metodi di indagine storico critici (ore 30) Prof.ssa Marilena Bordin:

– Definizione di iconografia e iconologia: differenze, rapporti e correlazioni.

– Metodi di lettura e interpretazioni di un’opera d’arte visiva – Panofsky.

– La chiave di volta, problemi di iconologia.

– Cosa si nasconde dietro alla tela? Comprendere le cause che hanno portato alla realizzazione di un’opera d’arte per capirne il valore reale.

– La percezione dell’immagine da Panofsky a Danto.

– Carroll e la perdita dell’occhio innocente.

– Boehm e la nascita della scienza delle immagini – media e medium.

– Il potere delle immagini. L’opera d’arte intesa come punto di partenza per l’analisi e la creazione di programmi culturali.

3) Neuroestetica (ore 55) Prof. Riccardo Panigada:

a) Il mondo come percezione e rappresentazione, origini del pensiero e ricerca della strutturazione del metodo speculativo del pensiero occidentale tra aporie e formalizzazioni. Le basi della conoscenza in Occidente e in Oriente.

b) Le diverse tipologie di cellule nervose e la comunicazione sinaptica.

– Anatomia del cervello, e sue aree funzionali.

– Basi di neurofisiologia cerebrale, e computer science.

– Tropismo sensoriale, selezione naturale e comunicazione visiva: fisiognomica e pattern recognition.

– Tra natura, cultura, creatività: condizionamenti delle conoscenze innate e di quelle acquisite dall’ambiente e dalle scuole nei diversi stadi dello sviluppo organico. La nozione di “valore”.

– La percezione e le più attuali ipotesi sulla natura del pensiero; teorie di fisica della coscienza; confronto con alcune emergenze della ricerca in fisica quantistica.

– Isomorfismo nella comunicazione tra oggetto percepito e oggetto-soggetto senziente: forme, strutture, e operatori frattali. Stocastica e “margine per il libero arbitrio”.

4) Psicologia dell’arte – modulo base (ore 30) Prof.ssa Daniela Bosetto:

Nascita della Psicologia dell’arte:

– L’estetica di G.T. Fechner.

– Psicologia della Gestalt e Rudolf Arnheim.

– Gli ambiti di sviluppo della psicologia dell’arte.

– Approccio ai processi: motivazionali, emotivi, cognitivi, percettivi, immaginativi, creativi.

– Cognitivismo ed arte: Nelson Goodman.

– Freud e la psicoanalisi dell’arte.

– Jung e l’arte.

– Adler e il sé creativo.

– Bion: la creatività come empatia e trasformazione problemi estetici

5) Psicologia dell’arte – modulo specialistico (ore 30) Prof.ssa Daniela Bosetto:

– Psicopatologia dell’espressione artistica.

– Aspetti terapeutici dell’espressione artistica.

– Utilizzo di rappresentazioni artistiche come test proiettivi.

Sede del corso presso Scuola adleriana di Psicoterapia del Crifu di Milano – riconosciuta Miur

Per essere contattati è possibile anche scrivere a: info@tempoearte.it